Presentazione dello studio condotto per la Commissione Europea “Raccolta di solide evidenze per valutare i bisogni da affrontare dai programmi INTERREG di cooperazione transfrontaliera”


Scritto da Alessandro Valenza
Pubblicazione 28 October 2016

Il 18 ottobre Alessandro Valenza ha presentato a Bruxelles, per conto del consorzio composto da Sweco (capofila), t33, Politecnico di Milano e Nordregio, e alla presenza della Commissione Europea, degli Stati Membri e delle principali parti interessate alla cooperazione transfrontaliera, i risultati finali dello studio "Raccolta di solide evidenze per valutare i bisogni che i programmi Interreg di cooperazione transfrontaliera dovranno affrontare".

Lo studio è stato commissionato dalla Commissione Europea - Direzione generale per la politica regionale e urbana - Unità di cooperazione transfrontaliera, con l'obiettivo di raccogliere prove e dati solidi sulle esistenti esigenze di sviluppo delle regioni transfrontaliere, da affrontare in base all’obiettivo specifico di cooperazione territoriale europea in vista della preparazione della futura politica di coesione post-2020. Lo studio è stato coordinato da François Levarlet, mentre Andrea Gramillano ha ricoperto il ruolo di coordinatore del task 3 “Needs inventory”.

Alessandro Valenza ha sottolineato la metodologia impiegata nello studio per identificare le necessità principali (ostacoli e potenziali) per la crescita nelle regioni transfrontaliere. Il risultato dello studio è lo sviluppo di una banca dati in grado di supportare decisioni future sui programmi, così come l'analisi comparativa delle regioni transfrontaliere.

Il database è uno strumento potenzialmente importante per fornire approfondimenti su ogni specifico ostacolo e potenziale nelle regioni transfrontaliere e per rivedere le caratteristiche geografiche, istituzionali ed economiche delle stesse. Nonostante ciò, Alessandro ha sottolineato il fatto il database non rappresenta un punto un risultato finale, bensì un punto di partenza verso un sistema migliore e più efficace.

Lo studio serve per attivare la riflessione e far luce su eventuali modi per migliorare costantemente questo strumento. In particolare, Alessandro ha proposto tre soluzioni:

1. Aggiornare gli indicatori: in vista della tendenza degli indicatori a diventare obstoleti in breve tempo, questi dovrebbero essere aggiornati costantemente.
2. Estendere/modificare gli indicatori esistenti a tutte le regioni transfrontaliere: gli indicatori attualmente forniti dai contraenti non coprono tutti gli Stati Membri. Pertanto, essi dovrebbero essere estesi ed adattati in futuro per coprire tutte le regioni transfrontaliere.
3. Definire nuovi indicatori per quantificare le esigenze: dato che la maggior parte degli indicatori sono stati "adattati" alla dimensione transfrontaliera, vi è la necessità di proporre nuovi indicatori.


Link 
Video della presentazione di Alessandro

 





CONTENUTI CORRELATI