La nostra collega Arianna Mori ha discusso una tesi sull’impatto del Fondo Sociale Europeo


Scritto da Lorenzo Palego
Pubblicazione 11 May 2022

Lo scorso 14 aprile la nostra collega Arianna Mori ha conseguito la laurea magistrale nel corso di “Global Politics and International Relations” presso l'Università degli Studi di Macerata discutendo la tesi Addressing inequalities in the European Union: an impact evaluation study of the European Social Fund programmes.

L'obiettivo del lavoro è analizzare il legame tra la Politica di Coesione e le disuguaglianze economiche, e in particolare valutare l'effetto del Fondo Sociale Europeo (FSE) sulla distribuzione del reddito all'interno degli Stati membri dell'UE.
 
Il FSE è il principale strumento finanziario utilizzato dell'UE per rafforzare l'inclusione sociale, combattere la povertà, promuovere l'istruzione, l’acquisizione di competenze e l'apprendimento permanente, nonché favorire  un’inclusione attiva e sostenibile. Gli interventi del FSE sono principalmente finalizzati a sostentere il livello di occupazione negli Stati Membri, aiutando i cittadini a trovare posti di lavoro migliori e assicurare opportunità lavorative più eque per tutti. Dal momento che si ritiene che questo fondo intervenga in quelle aree politiche che incidono maggiormente sullo sviluppo delle disuguaglianze economiche, la principale ipotesi che si voleva testare nello studio è la seguente: la spesa del Fondo sociale europeo sta riducendo le disuguaglianze all'interno degli Stati membri a livello nazionale.
 
A tal fine, sono state efftuate 4 regressioni su dati panel con effetti fissi. I dati utilizzati per produrre queste stime hanno coperto un arco temporale di 18 anni, dal 2001 al 2018, e hanno coinvolto tutti i 28 Stati membri dell'UE (compreso il Regno Unito). Le variabili utilizzate sono state la “Modelled annual expenditure” dell’ FSE come proxy dei pagamenti effettuati dalla Commissione Europea e l'Indice di Gini come indicatore della disuguaglianza di reddito. Infine, sono state incluse come regressori 7 variabili di controllo che, secondo la letteratura economica, rappresentano alcuni tra i principali fattori che influenzano il livello di disuguaglianza di reddito, ovvero: lo sviluppo economico, la disoccupazione, la globalizzazione, i processi politici e le istituzioni del mercato del lavoro, la redistribuzione, l’istruzione e l’occupazione femminile.

Fonte: elaborazione propria su dati forniti da https://cohesiondata.ec.europa.eu

I risultati ottenuti hanno confermato una correlazione negativa tra la disuguaglianza di reddito e la “modelled annual expenditure” del FSE, il che significa che un aumento dei pagamenti del FSE da parte dell'UE comporterebbe una riduzione del coefficiente di mercato Gini, contribuendo così a ridurre il divario tra i cittadini appartenenti a diversi livelli di reddito.

Conseguentemente a quanto riportato sopra, un aumento del budget del FSE e/o l’investimento di maggiori risorse nella stessa tipologia di interventi sostenuti dal FSE potrebbero rappresentare azioni efficaci per la riduzione delle disuguaglianze economiche. Inoltre, i benefici salariali, l'aumento della produttività e l’aumento delle competenze associati ai programmi FSE non solo andrebbero a contribuire alla redistribuzione del reddito, ma costruirebbero una solida base per una crescita economica inclusiva e sostenibile e un maggior sviluppo sociale degli Stati membri dell'UE.

La tesi di laurea magistrale di Arianna Mori è disponibile qui.





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